L’autunno, il riposo delle vigne e dell’uva nel fruttaio. Cosa sta accadendo in Costa Arente.

uve Corvina Amarone appassimento

La vendemmia è passata, i tini ribollono.

La tradizione in Costa Arente è una questione seria, fa parte del nostro DNA: fatto a mano in Valpantena, però sappiamo anche come dare una spintarella «alle vecchie maniere».

Per fare vini di grande qualità ci vuole –anche- la giusta dose di innovazione e tecnologia e un luogo di tranquillità come può essere il fruttaio, dove riposano le uve ad appassire, dotato di tutto il necessario per sfruttare al massimo ciò che già ci dona la natura della nostra valle.

Le uve dell’Amarone rimangono ad appassire per circa 100 giorni, e in questo periodo di tempo cosa può andare storto?

La temperatura, l’umidità e soprattutto la ventilazione del fruttaio devono essere regolate con attenzione al fine di promuovere la naturale perdita di acqua da parte della bacca, senza che nel corso del processo si generino marciumi e altre problematiche.

L’appassimento è una scienza, conosciamo le nostre uve, i loro tempi, i meccanismi che regolano questo delicato processo e nel fruttaio garantire le migliori condizioni per far si che si arricchiscano di quegli aromi realmente unici riconoscibili nel nostro Amarone o nel nostro Ripasso.

La scienza nel fruttaio? Un po’, forse. Per questo innoviamo solo quando sappiamo di poter alzare l’asticella della nostra qualità.

Amarone: lunga vita al Re

Uva Corvina, Corvinone e Rondinella: selezione a mano, riposo nel fruttaio per tre mesi, pigiatura a fine anno e infine affinamento di 36 mesi in botti di rovere. Il risultato è un vino di grande struttura, che unisce potenza ed eleganza.

Scopri il nostro Amarone della Valpolicella, Valpantena DOCG.